Birre d'estate by Simonmattia Riva

04 Giugno 2021 Prodotti Commenti

In Italia vige un inveterato pregiudizio secondo il quale la birra sarebbe una bevanda eminentemente estiva.

Confutiamo questa tesi

Per confutare questo stereotipo basterebbe una semplice obiezione logico/geografica: i Paesi di tradizione e cultura birraria come Repubblica Ceca, Germania, Belgio, Regno Unito e Irlanda non sono infatti noti per il loro clima caldo, ma dal momento che molte persone non rinunciano a un pregiudizio finché non battono il capo contro una granitica parete controfattuale uno dei miei sogni proibiti da publican consisterebbe nel servire, a chi ripetesse ostinatamente questo trito luogo comune, un bel Barley Wine britannico o una Quadrupel belga con la loro rinfrescante leggerezza di 11% o 12% di alcol in volume su un'assolata spiaggia mediterranea sotto il sole di mezzogiorno a metà luglio e poi "vedere di nascosto l'effetto che fa", come cantava Jannacci.

Le birre per l'estate esistono

Le birre per l'estate ovviamente esistono, come per qualunque altra stagione, e il fil rouge che unisce tipologie tra loro assai diverse è costituito dal basso grado alcolico e dal corpo snello, con un ridotto tasso di zuccheri residui.

Le Pils sono adatte per l'estate...

Per chi ama una nota finale amara sono altamente raccomandate le Pils, originarie della Boemia e poi diventate sinonimo stesso di "birra" a tutte le latitudini, ma anche le Golden Ale Bitter e le più ambrate Bitter che, come tutte le birre di tradizione britannica, presentano gradazioni alcoliche molto basse, anche inferiori al 4% di alcol in volume.
Le IPA, esponenti della tipologia birraria nata nella vecchia Inghilterra poi rilanciata dai microbirrifici artigianali statunitensi a partire dagli anni Ottanta e baciata da un tale successo da divenire l'emblema del movimento craft in tutto il mondo, sono sempre più spesso disponibili in versione Session, ovvero con un più basso grado alcolico e una minore potenza gustativa, in particolare sul versante amaro: i loro profumi di agrume, frutta tropicale e resine rinfrescanti, donati dalle varietà di luppoli impiegati, le rendono particolarmente intriganti nella stagione calda perché basta annusarne il profumo per sentirsi trasportati su un'assolata spiaggia tropicale.

... ma anche le Wit (o Blanche) o in alternativa le Weizen bavaresi (in italia Weiss)

Per chi preferisce una tendenza gustativa più dolcina ecco invece le Wit o Blanche, originarie del Belgio e contraddistinte dalla presenza di frumento, che dà una vellutata consistenza boccale, coriandolo e scorza d'arancia o ancora le Weizen bavaresi (in Italia spesso chiamate Weiss, ovvero bianche, nomignolo dovuto al loro colore chiaro, Weizen significa invece frumento ed è più appropriato) che con le Blanche condividono l'elevata presenza di frumento ma non la speziatura: i caratteristici profumi di banana e chiodo di garofano sprigionati da un bicchiere di Weizen sono infatti di natura fermentativa e dovuti al lievito, non all'aggiunta di altri ingredienti oltre ad acqua, orzo, frumento, luppolo e, appunto, lievito.

Vi faccio una proposta...

La stagione calda vede tradizionalmente un calo di consumo delle birre scure ma...vi piace il caffè freddo?
Allora perché non gustarsi una Dry Stout o una Schwarzbier, tipologie contraddistinte da un moderato tenore alcolico (intorno ai 4,5% in volume) e dai sentori tostati e torrefatti: sarete appagati e anticonformisti!

Recensione di Simonmattia Riva

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