Il colore della birra capitolo 3... Le birre scure (o comunemente chiamate nere). Istruzioni per l'uso by Simonmattia Riva
"La birra nera no, è troppo forte" Tutti noi abbiamo almeno un amico che ripete, instancabile, questo mantra o forse quell'amico siamo proprio noi...
Un'altra leggenda sulla birra...
Al pari di altre leggende birrarie basate sul cromatismo, come che le chiare sarebbero "leggere" e le ambrate "dolci", anche questa è solo un ingannevole stereotipo.
Colore della birra è collegato al tasso alcolemico?
Anche se non mancano birre scure (e non nere, perché le loro tinte spaziano dal mogano scuro all'ebano) alcolicamente potenti, ricche di corpo e dalla consistenza quasi oleosa, tutti noi conosciamo, pur senza rifletterci troppo, la scura più famosa al mondo: una birra irlandese che titola solo il 4,2% di alcol in volume, ovvero una gradazione etilica inferiore a tutte le lager chiare da supermercato considerate leggere.
L'alcol però, non è strettamente collegato all'intensità gustativa e una birra scura, sia pur leggera, ha necessariamente, nel suo profilo organolettico, una nota tostata o torrefatta: il colore bruno o nerastro dipende infatti dalla moderata presenza (basti pensare che la scura più famosa al mondo ne ha solo l'8%) di malti tostati a temperature elevate, fino a 200°C.
Il gusto di queste birre...
Questi malti iscuriti dal calore donano, a seconda della loro concentrazione, profumi e sapori che vanno dalla caramella mou alla liquirizia nera passando per le innumerevoli sfumature del caffé, dell'orzo in tazza e del cioccolato.
Il nostro consiglio
Se non amiamo questo tipo di sentori è poco probabile che ci piacerà una birra scura, ma l'alcol e la "forza" o meno non c'entrano proprio nulla.
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