Il colore della birra... Istruzioni per l'uso by Simonmattia Riva
"Una media bionda, grazie!" o addirittura "fammi una birra!" pronunciando questa seconda frase con stampata in mente l'immagine collegata alla prima.
Quante volte avete posto questa richiesta?
Se il barista vi guarda in modo strano...
Vi svelo un segreto: se il malcapitato barista o publican reagisce con un'aria stranita e dubbiosa non lo fa perché è poco sveglio ma perché è la richiesta ad essere poco precisa.
Avete mai sentito qualcuno chiedere dammi un vino esibendo indifferenza circa la possibilità di ricevere uno Chardonnay o un Amarone?
Le varietà delle birre un universo ancora tutto da scroprire
Ecco, la varietà delle birre è ancora più ampia e il colore, tramite cui possiamo classificarle in chiare, ambrate e scure (e non bionde, rosse e nere) non è la caratteristica più importante.
Il colore di una birra deriva dalle tipologie di malto (maltare un cereale, in ispecie l'orzo che è il più diffuso per produrre birra, significa farlo germinare e poi interrompere con il calore il processo vegetativo) utilizzate per produrla: una birra chiara conterrà solo malti chiari, ovvero essiccati a temperature moderate (sotto i 90°C) e quindi non avrà sentori tostati ma potrà essere dolce o amara o addirittura acida, alcolicamente leggera oppure molto forte.
Birra chiara non significa birra leggera
Ritenere le birre chiare, in genere, più leggere è infatti una clamorosa topica: meglio dunque ordinare una birra basandosi non sul colore,ma sul gusto che si desidera assaporare in quel momento (dolce, amaro o acido appunto).
Sarete più contenti voi e farete felice il vostro barista o publican di fiducia.
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