Ecco la prima intervista realizzata dalla nostra Arianna per inaugurare la nuova rubrica dedicata a musicisti, cantanti, artisti bergamaschi. La apriamo andando a conoscere. LEONARDO LOCATELLI, IL MARATONETA OROBICO DEL PIANOFORTE. Quattrocento concerti e cinquanta incisioni in valigia per il giovane pianista bergamasco
Leonardo, quando è nata la tua passione per il pianoforte?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita perché sono nato in una famiglia di artisti. Mio padre è sicuramente la persona che ha dato avvio a questo ricco e stimolante ambiente musicale. E' stato il mio primo mentore, essendo musicista e scultore. Mia zia Ebe, diplomata in flauto traverso, mi ha dato i primi rudimenti musicali. Mio fratello maggiore Orso già studiava il corno francese. Mia madre Ella, attrice e poetessa, e suo marito Nedo, organista diplomato, sono stati anch'essi fondamentali per la mia formazione.
Crescere in questo ambiente ha stimolato il mio amore per l'arte e per la musica e, a sei anni, ho scelto il pianoforte come mio strumento e grande compagno per la vita.
Quante ore massacranti dedichi allo studio quotidiano?
Da ragazzo (tra i quindici e i venticinque anni) studiavo anche dieci ore al giorno. Oggi la media è di tre/quattro ore, ma qualitativamente sono migliori. In tempi di preparazione di un concerto o durante il Lockdown studio tantissimo come in passato.
Quando non ti viene un passaggio difficilissimo, ti capita mai di gridare, da bravo bergamasco, "potaaaaaaaaaa" ☺?
Pota, se !!! Ma poi bisogna dire me so l'cò e fa andà i ma! Da buon bergamasco atalantino…maglietta sudata sempre!
Nel momento in cui ho letto che a soli trentasei anni hai già prodotto cinquanta incisioni, mi è venuta subito in mente la proficuità del grande Mozart. Perciò la domanda mi sorge spontanea. Quanto sei legato al grande genio salisburghese?
Mozart è un autore geniale e ora sto incidendo l'integrale della sua musica per piano solo. È l'autore che forse più si avvicina alla perfezione dell'estetica musicale.
Mi piacerebbe sapere qual è il tuo compositore preferito e, se posso azzardare, in quale località orobica ti piacerebbe presentarlo al pubblico attraverso le note del tuo pianoforte?
Scegliere un solo autore è difficile e ti risponderei "sempre quello che sto suonando in quel momento". Però, tra i miei preferiti, ci sono Beethoven, Chopin, Liszt e Rachmaninov, anche se Bach rimane il più importante perché è "il papà di tutti i papà". Nella bergamasca ho avuto la fortuna di suonare in moltissimi posti, da locations più istituzionali come il teatro Donizetti o il Sociale, fino alle più belle montagne (come al rifugio Coca, arrivando in elicottero). La bergamasca è infinitamente stupenda sia per i suoi luoghi d'arte che per le bellezze paesaggistiche. Sono legato alla mia terra e penso che nessun luogo sia "come casa": è forte l'emozione quando suono nella mia bella Aviatico o a Osio Sopra, il mio paese natio.
Il tuo ricco repertorio non comprende solo musica classica. So, infatti, che ti sei abbondantemente dedicato anche alle musiche da film. Ce n'è una alla quale sei particolarmente legato? Ci puoi raccontare il perché?
La musica da film mi ha sempre affascinato molto: a volte può trasformare una bella pellicola in un capolavoro. Mi piace pensare che alcune colonne sonore diventeranno la "musica classica" del domani. Morricone è sicuramente uno dei miei autori preferiti: ho preparato un album/concerto a lui interamente dedicato. Amo quel periodo del Secondo Dopoguerra italiano, in cui Cinecittà sfidava Hollywood (pensiamo alla coppia Fellini/Rota), perché ricco di fermento intellettuale. Mi infonde una certa nostalgia malinconica.
Continuando con i numeri esorbitanti, le tue oltre quattrocento esibizioni in giro per l'Italia, l'Europa e gli Stati Uniti devono averti allenato il cuore contro l'ansia da prestazione. Qual è il mantra (se ne hai uno) che ti aiuta a entrare "rilassato" sul palco prima di un concerto?
I dieci minuti prima di un concerto sono i più difficili per me. Cerco di respirare profondamente e pensare alle cose belle. La mia dolce metà Federica, sempre presente ai miei concerti (oltre a essere la mia manager), mi rassicura molto e poi ci sono i miei meravigliosi bimbi, Demetrio ed Ettore.
Puoi raccontarci l'esperienza col pubblico di casa tua?
Suonare nella mia terra è sempre un orgoglio che mi riempie di gioia, soprattutto quando si tratta di prestigiosi teatri come il Sociale e il Donizetti. Ti confesso che vorrei poterlo fare molto di più.
Girare per i concerti è una delle opportunità più belle che offre il mio lavoro, ma quando sono in giro per l'Italia e il mondo mi sento sempre il "pianista bergamasco".
Qual è il palco sul quale sogni di esibirti da tutta la vita?
Forse sui palchi della Russia, patria dei grandi musicisti e pianisti che amo. Vorrei poter suonare al Bolshoi o nella sala grande del Conservatorio di Mosca o al teatro Mariinskij di San Pietroburgo.
Sognare è importante. Mio papà diceva sempre: Per sognare servono i sogni. Se non li hai, non fa niente ma, se li hai, devi imparare a volare.
Dovessi suonare a quattro mani con un grande pianista bergamasco, chi sceglieresti?
Mi piacerebbe collaborare con qualcuno di giovane e di genere diverso dal mio, per creare sinergie nuove e stimolanti. Penso ai Pinguini Tattici Nucleari o a Davide Locatelli.
Leonardo, tu hai scritto un metodo per lo studio del pianoforte: il metodo Locatelli, per l'appunto. Ci puoi spiegare in che cosa si differenzia rispetto agli altri metodi esistenti sul mercato e dove è possibile reperirlo?
Nel mio metodo cerco di avvicinare chi vuole approcciarsi al pianoforte partendo da melodie famose, che tutti abbiamo nell'orecchio (le ho arrangiate in maniera semplice e divertente) oltre ad affiancare anche tecnica e teoria (nel metodo sono presenti anche tutte le scale per moto retto). Lo potete trovare in alcuni negozi musicali e librerie specializzate oppure contattandomi direttamente.
E ora passiamo alle domande più soft!
Qual è la tua località bergamasca del cuore?
Il posto che amo più di tutti e che ho sempre scelto per i miei debutti è La Ca' del Gió, luogo d'arte costruito da mio padre a Osio Sopra.
Preferisci i casonsèi o gli scarpinòcc?
Bella sfida... Mi piacciono tutte le versioni dei casonsèi, perché ognuno ha la sua personale ricetta. E qui esce il campanilismo dei bergamaschi :-))) Però ultimamente preferisco gli scarpinòcc. Sono più delicati.
Adori passeggiare per Città Alta più di giorno o di notte?
Tutte domande difficili...
In Città Alta ci ho studiato dieci anni in Conservatorio (dal 1994 al 2004). Di giorno, trovando la giusta giornata di sole, dalla mia classe (la mitica 7 del M ° Marco Giovanetti) si aveva una vista mozzafiato. Ma di notte c'è una magia unica! Quindi, tornando alla tua domanda, direi di notte!
E se dovessi consigliare l'ascolto di un artista bergamasco che ami?
Gaetano Donizetti credo sia l'autore più significativo per noi bergamaschi. Il concerto (e album)Il pianista all'opera, dedicato al mondo dell'Opera appunto, inizia con una mia trascrizione di Una furtiva lacrima tratta dell' Elisir d'amore, proprio perché Donizetti rappresenta le mie radici e il mio retaggio culturale.
Ipotizziamo che un nostro lettore voglia sentire una tua esecuzione, aspettando che il Covid ci abbandoni. Dove può ascoltarti?
Al momento i concerti dal vivo sono in stand-by. Il Covid anche per noi musicisti è stato un durissimo colpo, ma personalmente ho cercato di usare questo stop forzato e questo tempo per ampliare il mio repertorio e rafforzare la mia presenza sui social. Su Facebook e Instagram posto molti video, immagini, notizie. I miei album si trovano su tutte le piattaforme (Spotify, Amazon, I-Tunes). Sul mio canale YouTube personale https://www.youtube.com/user/leonardopianist si possono trovare più di duecento video. Sul canale ufficiale della mia etichetta discografica "Classical Tunes" trovate una mia playlist: https://www.youtube.com/playlist?list=PLeCgNh_ukabqlSilSEIuahfRyJxUDO59V.
Grazie a questi canali riesco a mantenere vivo il rapporto con il pubblico, che in questo momento è la cosa che mi manca di più. Perciò….iscrivetevi, ascoltate e commentate! ;-)
Grazie per la tua disponibilità, Leonardo.
Grazie mille Arianna per questa opportunità!
Intervista di Arianna Trusgnach per il Chèi de Bèrghem
I contatti di Leonardo:
- www.leonardolocatelli.com
- leonardo.locatelli.pianista@gmail.com
- 3381704032 (Federica)
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Giovanni Blasi
10/02/2021 - 19:52
Bravissimo leonardo! meravigliosi i tuoi brani caricati su music e spotify
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Giovanni Blasi
10/02/2021 - 19:52
Bravissimo leonardo! meravigliosi i tuoi brani caricati su music e spotify
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Luca
09/02/2021 - 21:21
Compimenti!! ci vedremo dal vivo!
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Antonio
09/02/2021 - 21:02
Bravo leonardo! un grande maestro!
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Utente
07/02/2021 - 18:46
Bravissimo! dal vivo è sempre un'emozione!
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Chiara
07/02/2021 - 18:46
Molto interessante!! bravo leonardo e viva bergamo!
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Merima Koricanac
07/02/2021 - 18:04
Fantastico