Gli Sugarcandy Mountains... Ma, se volete, chiamateli Su.Mo

17 Settembre 2022 Artisti Commenti
Conosciamo la simpatica band che, con il suo interessante ShfanculaTour, sta presentando "Sumo", nuovo lavoro fresco di stampa.

Ciao ragazzi! A giudicare dal successo che state ottenendo con il vostro Shfanculatour, le montagne di zucchero filato vi hanno portato bene! Come mai la scelta di un nome così particolare per la vostra band? (P.S. OK, non c'entra niente con il discorso, ma mi piace molto il vostro acronimo SU.MO, perché mi ricorda l'espressione friulana "Su mò", che significa "Dai!" :-) ).

Bellissimo "Su mò"! Non conoscevamo quest'espressione. Grazie, ora abbiamo una nuova spiegazione da dare ai fan :) La scelta del nostro nome Sugarcandy Mountains risale a tredici anni fa, quando eravamo compagni di classe al Liceo Lussana e studiavamo i romanzi di George Orwell. In La Fattoria degli Animali le Sugarcandy Mountains rappresentano la terra promessa per gli animali degni. Ebbene, per noi suonare insieme è una sorta di paradiso, ma sotto sotto ci sentiamo un po' degli animali. Insomma la leggenda delle montagne di zucchero caramellato ci intrigava tanto da sceglierla come nome e da scriverci la traccia più rappresentativa del nostro primo disco, chiamata appunto Sugarcandy Mountains. Poi, durante la composizione del nostro ultimo album, abbiamo scelto di adottare un acronimo accattivante e semplice da ricordare. Così siamo diventati i Su.Mo.!

Che poi, cercandovi su You Tube, ho scoperto esserci un'altra band oltreoceano con il nome uguale al vostro, se non per una esse finale in meno. E voi mi dite che si sono pure messi in contatto con voi! Ahahah! Ci raccontate questa bella storia?

Sì, esatto! Sono una band californiana chiamati Sugar Candy Mountain. Un solo spazio e una sola s di differenza. E' capitato che, chi cercasse sulle varie piattaforme il nostro gruppo, si imbattesse nella loro musica. Pochi mesi fa ci hanno contattato su Instagram per complimentarsi. Ci ha fatto piacere, quindi li abbiamo perdonati per averci un po' copiato il nome (come testimonia il web, siamo nati un paio d'anni prima). Chissà, magari in futuro riusciremo a incontrarli!

I particolari abiti multicolor da giapponesi rendono l'effetto scenico del vostro gruppo ancora più interessante. Da chi è partita questa fortunata idea?

L'idea è merito della formidabile regista Erika Errante, che ha scritto e realizzato tre dei nostri video di punta: In Fame, Manasepué e Primavera. Quando le abbiamo comunicato che il titolo del nuovo album sarebbe stato "Sumo", ha subito pensato di creare questi kimono coloratissimi e unici. L'effetto durante le riprese è stato magico, così abbiamo deciso di sfoggiarli anche durante i live.

Nel 2013 esce il vostro primo album Nel vostro recinto, genere SKA e con una formazione di otto elementi (compresi i tre fiati: tromba, trombone, sax). Riuscite a registrarlo presso lo studio Suono Vivo di Dario Ravelli grazie al premio vinto al contest Music Wall, che allora veniva organizzato a Bergamo. Poi nel 2016 partorite Stati d'animal. Qui il suono cambia, essendo solo in sei, e oltre a brani Ska si aggiungono pezzi più rock e alcuni talmente elaborati da arrivare a cinque/sei minuti di ascolto. Infine arriviamo a maggio 2022, quando esce Sumo, il nuovo album che, dopo essere stato presentato al Druso l'8 maggio, ora sta facendo un bel giretto con un tour dal nome alquanto canzonatorio: ShfanculaTour. Penso che solo questo sia già un ottimo aggancio di pubblico…ahahahahah! Ok, ora però urge sapere l'origine di questo nome!

È vero, lo ShfanculaTour ci sta dando un sacco di soddisfazioni. Il nome nasce dal genio creativo e grafico del nostro batterista Zenk. È un gioco di parole con l'arma sacra da noi chiamata "Shfanculator", un bastone enorme da noi trovato tra i boschi marchigiani. La storia è stata disegnata ad hoc da Thomas Gavazzeni, che ha anche realizzato le grafiche del disco. I suoi disegni delle mosse del Sumo sono davvero epici. Per chi non li avesse ancora visti, vi aspettiamo al banchetto del merch al prossimo concerto.

Curiosità su questo album: l'intro vede la voce narrante di Elio Biffi, tastierista dei Pinguini Tattici Nucleari. E se vogliamo dirla tutta, con il famoso gruppo bergamasco avete suonato più volte e in passato sono stati proprio loro ad aprire un vostro concerto. Com'è nata questa bellissima collaborazione?

Oltre ad Elio, anche Matteo Locati, batterista dei Pinguini, ha partecipato durante le registrazioni suonando le percussioni. Siamo grati a entrambi per averci prestato le loro competenze e siamo felicissimi del risultato. Siamo amici da parecchio tempo. Ci siamo conosciuti sui palchi di Bergamo quando erano agli inizi della loro carriera. Una decina di anni fa hanno suonato prima di noi al Polaresco. Poi noi abbiamo "restituito il favore" aprendo a un loro concerto quando già erano super conosciuti. Super serata!

Altra curiosità sul vostro nuovo album è che abbiate scelto di comporlo facendo una sorta di "ritiro spirituale" di dieci giorni in una cascina sperduta sulle colline delle Marche. Ce ne volete parlare?

Questa è una storia che pochi conoscono e siamo molto felici di raccontarvela! Dopo Stati d'Animal avevamo bisogno di trovare nuova ispirazione. Abbiamo deciso di affittare un casolare nel nulla delle colline marchigiane per rinchiuderci a suonare e scrivere nuova musica h24. Alcune delle hit di Sumo sono nate proprio così. Nonostante le buone intenzioni iniziali, ci siamo anche lasciati andare a svariate attività tra cui: Briscola a Chiamata in sei, Schiacciasette coi piedi e, soprattutto, le sfide con lo "Shfanculator". Alcune di queste consistevano nel colpire un pallone per scagliarlo il più lontano possibile (ossia a Fan****, ecco perché questo nome), oppure sollevarlo con prese impossibili. Ovviamente chi perde, lava i piatti.

Alla base di Sumo c'è proprio il personaggio del Sumo, che vuole salvare il pianeta dal male unicamente attraverso la sua arma: il bastone Shfanculator, appunto. Ma questo bastone ora dove sta nella vostra realtà bergamasca?

È gelosamente custodito nella nostra saletta. Viene sfoderato dal nostro frontman durante i concerti più sentiti per infondere potere.

Avete suonato ovunque in terra orobica, ma anche nel bresciano, a Milano, a Pavia e, a fine ottobre, espatrierete fuori regione esibendovi a Verona. Tra l'altro da poco avete anche "aperto" Barbascura X (il famoso scienziato-You Tuber che sta spopolando in rete) al Bumbumfestival di Trescore Balneario. Ma in passato avete suonato anche in occasione dell'apertura di molti gruppi importanti. Ci volete raccontare queste esperienze?

Il concerto in apertura a Barbascura X é stato davvero carico: tantissimo pubblico che ci ha ascoltati per la prima volta e ha ballato e cantato con noi dalla prima all'ultima canzone. Altri momenti memorabili sono stati il concerto con i Camillas e Eugenio in Via Di Gioia al festival Rock Sul Serio, l'apertura a La Famiglia Rossi al Lazzaretto di Bergamo e a Brusco al Solstizio d'Erbanno. Oltre a loro, abbiamo anche suonato con alcuni tra i migliori interpreti dello Ska italiano come Statuto, Shandon e Banda Bassotti. Due delle serate che ci portiamo nel cuore sono state al Pacì Paciana con il gruppo spagnolo La Pegatina (grandi musicisti e simpaticissimi) e il concerto all'Università di Pavia nella celebre Aula dei 400 gremita fino a notte fonda.

E per ultimo, ma non ultimo, mi chiedo se l'unione di otto persone faccia, anche a livello organizzativo, la forza dei Sugarcandy Mountains.

Decisamente sì. Al giorno d'oggi una band indipendente come la nostra deve essere attenta a tutto e l'organizzazione è fondamentale. Attualmente siamo arrivati a ben nove gruppi Telegram, uno per ogni tematica da seguire: contenuti social, date, registrazioni, video, ufficio stampa, ecc… Essere in otto, e affiatati, sicuramente aiuta.
Oscar Dordi (cantante) è il frontman sia sul palco che giù dal palco. Oltre a mettere la sua vena poetica nei testi, si occupa di trovare le date.
Dario Conconi (tastierista) è la mente creativa. Ha composto la maggior parte delle nostre canzoni, ma anche la maggior parte delle caption di Instagram.
Lorenzo Zenk Roncelli (batterista) è lo stratega dei profili social e grafico. Suo è il merito di tutti i loghi, le locandine e le magliette che sono andate a ruba.
Nicolò Zoia (chitarrista) ha curato gli arrangiamenti, i suoni, le registrazioni e il mix delle canzoni. In pratica ha messo l'anima in Su.Mo.
Marco Canova (bassista) è il custode della democrazia nel Consiglio Supremo dei Su.Mo., nonchè ideatore e creatore del manga ispirato allo shfanculator.
Jacopo Roncelli (trombettista) è da sempre il leader della sezione fiati, ma anche nostro responsabile informatico.
Michele Botti (chitarrista) gestisce le relazioni con il pubblico e ha l'ingrato compito di tesoriere, dato che la cassa è quasi sempre in rosso.
Andrea Alberti (trombonista) è l'ultimo arrivato nella schiera dei guerrieri Su.Mo., ma non per questo meno valoroso. Produce contenuti a raffica per i profili social, aiuta nella ricerca dei concerti ed è sempre pronto a dare una mano a tutti.

Infine ci sono le "Bergamodomande"…
Mi raccontavate che state attivando una collaborazione con gli Arpioni, che recentemente abbiamo intervistato anche noi di Chèi de Bèrghem. State pensando a un pezzo SKA in bergamasch?

Bell'idea! Facciamo che, se sarà, voi di Chèi de Bèrghem sarete i primi a saperlo. Conosciamo e siamo amici di Kino degli Arpioni e sappiamo che anche loro hanno da poco pubblicato un nuovo disco, quindi intanto ci piacerebbe esibirci con loro nei prossimi mesi. Poi chissà… Da cosa nasce cosa…

Ok! Affare fatto! :-)
Nei vostri video si possono vedere spesso luoghi della nostra provincia. Penso a Crespi d'Adda in Pacchi mortali o i Laghi di Endine e d'Iseo in In Fame. Una bella vetrina per la meravigliosa terra orobica. Un Bèrghem-luogo dove vi piacerebbe davvero girare il prossimo video?

Bergamo e provincia hanno un'infinità di luoghi da scoprire. Siamo molto orgogliosi di aver inserito alcune delle località più suggestive nei nostri video. Una foto di noi sul lago d'Endine ghiacciato è finita in prima pagina sull'Eco di Bergamo. Una location interessante per il prossimo potremmo trovarla nei meandri dei passaggi segreti all'intero delle mura venete.

Un evento di Bergamo che non si può assolutamente perdere?

Senza dubbio Clamore, anche detta "la mostra universale del musicista orobico". Si tratta di decine e decine di band bergamasche che si esibiscono per un intero weekend su palchi sparsi per i migliori locali della città. Ce n'è per tutti i gusti e ci siamo sempre anche noi Su.Mo.!

Grazie per aver chiacchierato (a lungo ) con me!
Potete trovare i SU.MO in…

SPOTIFY: Sugarcandy Mountains
FACEBOOK: SugarcandyMountains
INSTAGRAM: sumo.band_
MAIL: sugarcandy.mountains@gmail.com
YOUTUBE: Sugarcandy Mountains
SITO WEB: sumo.band

Intervista fatta da Arianna Trusgnach per Chèi de Bèrghem

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