Conosci lo "strano branco" di Giulia ad Onore?
Chi dice che i giovani non abbiano più voglia di lavorare?
Ecco qui un esempio di una ragazza bergamasca con le idee chiare e i piedi ben piantati per terra!
E' Giulia con il suo "strano branco". Ha deciso di aprire un'azienda agricola, ma non per farne un agriturismo, ma per utilizzarla soprattutto a scopo educativo e sociale.
Il suo sogno è quello di realizzare una fattoria didattica per bambini, fare interventi assistiti con animali, organizzare laboratori di riconoscimento delle erbe officinali o spontanee, incentivare il turismo lento.
Ha anche un piccolo orto, naturalmente biologico. L'idea è quella di arrivare all'autosufficienza e di vendere l'eccedenza e di ingrandire la coltivazione di piante officinali, passione del fidanzato Matteo, per realizzare anche prodotti cosmetici.
Ma come è arrivata qui, ad Onore, in questo paesino della Valle Seriana?
Dopo un master in Relazioni Internazionali a Trento, ha capito che la sua vera vocazione era quella di ritornare alla terra, al contatto con gli animali e a una vita più naturale. Il desiderio è nato da piccola, quando andava a trovare la zia con le galline, e col passare degli anni è sedimentato fino a diventare realtà!
E così è partita con 3 galline e tanta voglia di fare!
Da chi è composto lo strano branco?
Per ora per sostenersi e portare avanti il suo progetto alleva conigli Ariete da compagnia e galline di razze rustiche e particolari, come le Legbar o Olive Egger, galline non dalle uova d'oro, ma azzurre o verdoline! Ci sono anche le galline ovaiole, le quaglie, le anatre e le oche, che con le loro uova aiutano Giulia nella causa.
Le gabbie che si vedono ora sono provvisorie, mi racconta mentre camminiamo fra gli animaletti da cortile, ma appena potranno iniziare i lavori alla casa, che diventerà anche la sua casa, potrà poi dedicarsi anche ai recinti per gli animali.
Perché il benessere animale è importante, e sapere che prima di essere venduti, sono stati trattati bene, curati e coccolati è una garanzia perché siano sani e abbiano vissuto una vita serena. Gli animali da compagnia vengono già abituati al contatto con l'uomo, infatti non appena Giulia apre la gabbia, i coniglietti si fanno prendere in braccio e accarezzare!
Anche le pecore e gli asinelli sono curiosi e cercano il contatto con l'uomo, è bastato entrare nel recinto perché arrivasse subito il comitato d'accoglienza a riceverci!
Non potevano che chiamarsi "lo strano branco": l'allegra combriccola è l'ombra di Giulia, non appena lei si trova nelle vicinanze, un corteo con gli asinelli George e Gilda in testa e le pecore al seguito la tallona!
Il segreto della felicità
Non è sempre tutto rose e fiori, mi dice, soprattutto quando non hai esperienza e alle spalle non hai genitori che facevano questo mestiere, ma l'istinto, la rete che si è creata (soprattutto fra giovani volenterosi che hanno voglia di condividere successi ed errori) e la tenacia, le fanno superare le difficoltà di questa nuova vita.
Arrivare a sera magari stanca, ma felice, è il segreto per capire se ciò che fai è la cosa giusta per te. E io concordo al 100% con lei.
Lo strano branco è proprio ben assortito e spero che Giulia riesca a realizzare il suo sogno il prima possibile. Ma ne sono sicura!
E' iniziata l'epoca delle donne, nessuna paura di sporcarsi le mani con la terra, ritorno al rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi che convivono con noi in questo mondo, che a seconda di come lo trattiamo, può essere il paradiso terrestre o l'inferno!
Perché andare a trovare "Lo strano branco"?
Ecco qui 3 buoni motivi per andare a trovare "lo Strano Branco":
- Ami gli animali,
- Vuoi trascorrere del tempo in mezzo alla natura nel bellissimo contesto della Valle Seriana,
- Vuoi mangiare sano e sostenere chi produce e alleva rispettando i ritmi naturali.
Lo Strano Branco lo trovi su Instagram qui: lostranobranco
Articolo scritto da Elena Zerbini per Chèi de Bèrghem. Foto di Elena Zerbini e di Giulia.
I suoi contatti sono:
Pagina Facebook: Eledovevai
Profilo Instagram: Eledovevai
E-mail: eledovevai@gmail.com
Vuoi sostenere il progetto "Chèi de Bèrghem?" Compra le nostre magliette qui: https://shop.cheideberghem.it
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